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formazione aziendale

L’importanza di fare formazione in azienda

L’attenzione da parte delle aziende alla formazione è cresciuta negli anni in modo esponenziale, se già nell’indagine Isfol del 2009 si evidenziava un incremento di oltre 12 punti percentuale rispetto al 2005.
 
Con gli anni a seguire, l’incremento è andato via via crescendo fino ad arrivare ad oggi in cui le aziende hanno consolidato la consapevolezza che offrire formazione ai propri manager ed alle risorse umane, coinvolte in tutti i processi produttivi, è essenziale. Farlo permette alle organizzazioni di essere più performanti e competitive in un mercato in continua evoluzione e non più limitato territorialmente.
 
 

I vantaggi della formazione

I vantaggi per le aziende di fare formazione non sono pochi se si considera che anche i costi sostenuti per la formazione possono essere ammortizzati o interamente rimborsati mediante vari strumenti.

Tra questi i fondi interprofessionali paritetici e il credito di imposta, fino ad arrivare al futuro di oggi: il fondo nuove competenze. Nell’ambito del più ampio PNC è previsto che  “Per i lavoratori occupati è inoltre previsto, a valere sulle risorse di REACT-EU, il Fondo nuove competenze al fine di permettere alle aziende di rimodulare l’orario di lavoro e di favorire attività di formazione sulla base di specifici accordi collettivi con le organizzazioni sindacali”.

In sostanza le ore di formazione sono considerate importanti ed essenziali e sono valutate come ore di lavoro a tutti gli effetti.

 

Come motivare alla formazione

Siamo sicuri che è sempre questo l’impatto che la formazione ha sui manager e dipendenti? E se non è questo l’effetto, in cosa le aziende sbagliano e come possono invece motivare alla formazione?

 

DARE L’ESEMPIO

La formazione deve coinvolgere tutti, dall’Imprenditore, al CEO, al Manager. Questo perché se i Dirigenti mostrano per primi che formarsi, aggiornarsi, migliorarsi è essenziale anche per loro, saranno seguiti in modo più consapevole anche da tutte le risorse umane coinvolte nell’azienda. Ciò per evitare il fenomeno per il quale il lavoratore senta che lui è soggetto al cambiamento ma il resto dell’azienda resta ferma e quello che apprende non è spendibile in un contesto aziendale che procede a velocità diversa.
In altri termini non ha senso che il dipendente sia portato a migliorare ad esempio aspetti della comunicazione o ad apprendere metodologie specifiche di Project o l’utilizzo di software dedicati se poi il Manager non è in grado di percepire questo miglioramento e resta legato ai vecchi standard o non è in grado di accettare l’utilizzo del nuovo software. Questo esempio può apparire paradossale ma è quello che spesso accade in molte realtà aziendali.

 

MOTIVARE LA FORMAZIONE 

Per primi l’Imprenditore, il CEO, il Manager devono essere consapevoli che fare formazione non è solo invitare i dipendenti a interventi formativi, ma occorre coinvolgerli nella consapevolezza dei loro fabbisogni e motivare il perché si sceglie un determinato progetto in funzione degli obiettivi da raggiungere.
Questo presuppone, a monte, una corretta analisi dei fabbisogni formativi aziendali, del team di lavoro e del singolo dipendente. Comunicare ai propri dipendenti che in un determinato giorno e ora è previsto un intervento formativo su un determinato argomento, nel 90% dei casi, creerà fastidio e senso di obbligatorietà, se non peggio.
Spiegare ai dipendenti che, al fine del raggiungimento di un determinato risultato, chiedendo la collaborazione di tutti, è opportuno fissare e seguire con profitto un determinato percorso di formazione che porterà a risultati tangibili per l’azienda, ha ovviamente un impatto diverso.

 

INTEGRARE LAVORO E FORMAZIONE

I momenti dedicati alla formazione non devono essere più percepiti come un’attività straordinaria e così gravare sulle figure coinvolte creando un boomerang di effetti negativi sul resto delle attività. Un Manager darà sempre la priorità alle performance ed agli obiettivi economici che deve realizzare ed un dipendente penserà sempre alle scadenze o alle incombenze pratiche da svolgere.
E’ fondamentale creare in azienda una cultura della formazione rendendola come momento essenziale; questo significa ricalibrare le ore consuetudinarie di lavoro e introdurre le ore di formazione.
Occorre che l’azienda trovi il giusto compromesso, che non sia organizzare la formazione durante il periodo di ferie estive o durante la pausa natalizia (e ce ne sono davvero tante che si organizzano in questo modo) ma riorganizzando le proprie priorità e calibrando meglio le scadenze per rendere la formazione interconnessa, facendo sì che si metta in atto quanto introdotto dal PNC e che riportiamo nuovamente:  le ore di formazione sono considerate importanti ed essenziali e sono valutate come ore di lavoro a tutti gli effetti.

 

La formazione come processo chiave in azienda

Superato il problema della corretta motivazione e compreso il modo in cui l’approccio alla formazione deve trovare nuova enfasi, è fondamentale comprendere come la formazione possa davvero divenire rilevante all’interno dei processi produttivi.

In primis è fondamentale avere strumenti adeguati per fare formazione. In tal senso le aziende possono introdurre nel proprio organico una figura specializzata che si occupi di formazione, o meglio ancora possono rivolgersi ad aziende specializzate che si occupano di questo. Realtà che abbiano a disposizione le giuste competenze per studiare piani formativi realmente adeguati per le esigenze dell’azienda e che abbiano a disposizione contatti con professionisti e manager che siano in grado di trasmettere non solo nozioni ma di integrarle con casistiche concrete ed esperienze sul campo che creino il confronto ed il miglioramento.

 

Finanziare la formazione dei dipendenti

Oltre ad essere l’azienda ad occuparsi dell’organizzazione di percorsi formativi è possibile permettere ai dipendenti e Manager di acquisire con una nuova consapevolezza e autonomia nella scelta dei percorsi.

Il nuovo trend della formazione online accelerato dall’emergenza sanitaria ha fatto sì che il mercato della formazione abbia migliorato gli spazi ed i costi favorendo così l’opportunità per i lavori di individuare autonomamente interventi formativi, webinar, corsi e master spesso erogati online e in live streaming che spesso vengono proposti alla dirigenza per l’approvazione aziendale.

Lasciare libero spazio ai lavoratori per individuare i percorsi formativi sul mercato permette di poter individuare tematiche di loro maggiore interesse, significa inoltre lasciare libero spazio ai momenti di autoformazione mediante la libera fruizione di contenuti social, web e contenuti stampa, libri digitali.

 

Monitorare e misurare i risultati

Ultimo aspetto, ma non meno fondamentale è l’importanza per l’azienda di non limitarsi a fare formazione o ad approvare attività formative autonome dei dipendenti: è essenziale un continuo monitoraggio e portare avanti una concreta misurazione dei risultati ottenuti da queste azioni non solo nel breve ma anche nel lungo termine al fine di migliorare i risultati e raggiungere gli obiettivi previsti.

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