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Colloquio di Orientamento: strumento indispensabile per la scelta di un Master

Quali sono gli elementi che ci spingono a scegliere un Master tra i molti disponibili sul mercato? Chi può orientarci nella scelta, permetterci di non commettere errori e di raggiungere i risultati attesi?

Scopriamo perché un colloquio di orientamento può essere lo strumento indispensabile per aiutarci in una scelta così importante.

Il processo di acquisto di un Master

Iscriversi ad un Master prevede un processo di acquisto in linea con quello di altri prodotti o servizi:

INDIVIDUIAMO LA PRESENZA DI UNA NECESSITÁ

  • Cosa può aiutarmi per inserirmi in un contesto lavorativo?
  • Come posso migliorare le mie performance professionali?
  • In che modo posso ottenere un avanzamento di carriera?
 

CERCHIAMO UNA RISPOSTA

  • Ricerca online
  • Confronto con i compagni universitari
  • Confronto con i colleghi
  • Risposta e approfondimento di contenuti promozionali

 

VALUTIAMO LE ALTERNATIVE

La nostra indagine ci ha portato a concludere che formarci, aggiornarci, acquisire un know-how può offrirci gli strumenti che ci occorrono per raggiungere il nostro obiettivo e soddisfare il nostro fabbisogno; a questo punto studiamo le varie proposte sul mercato andando ad analizzare:

  • Costi
  • Compatibilità tra tempi e modalità di fruizione
  • Contenuti del percorso
  • Faculty
 

DECIDIAMO DI ACQUISTARE UN MASTER
Procediamo con l’iscrizione sperando di aver fatto la scelta corretta e migliore per noi.

VALUTIAMO A POSTERIORI I RISULTATI
A distanza di tempo riflettiamo sul percorso che abbiamo frequentato e ci chiediamo se ha soddisfatto realmente le nostre aspettative.

Questo processo, descritto in modo semplificato, viene elaborato da ognuno di noi in tempi più o meno rapidi, nel momento in cui ci approcciamo all’acquisto di qualsiasi prodotto.

La componente emotiva nella scelta di un Master

Siamo certi che la scelta di un Master sia così semplice come per l’acquisto di qualsiasi altro prodotto di consumo?

Se ci limitiamo alla valutazione dei costi, del programma, dei docenti, delle tempistiche, forse sì, ma se riflettiamo sui risultati che vogliamo ottenere, subentrano aspetti differenti.

Questi aspetti riguardano la nostra sfera emotiva e fanno emergere speranze e timori.

Se da un lato gli aspetti emotivi ci incoraggiano pensando al successo professionale che possiamo raggiungere con la frequenza di un Master, dall’altro ci affossano nella paura di una sconfitta, di un traguardo non raggiunto o di un’aspettativa delusa.

Nel processo di acquisto di un Master esiste uno strumento che può aiutarci concretamente a mitigare gli aspetti emotivi, rendendoci più consapevoli, permettendoci di conoscerci in modo più approfondito e di condividere il senso di responsabilità della scelta: il Colloquio di Orientamento.

Cos’è un Colloquio di Orientamento e come può aiutarci nella scelta di un Master?

Il colloquio di orientamento finalizzato alla scelta di un Master è un incontro individuale con un Orientatore esperto che ci permette di:

  1. Acquisire maggiore consapevolezza di noi, dei nostri limiti e del nostro potenziale: partendo da un approfondimento del curriculum vitae l’Orientatore può, in modo oggettivo, farci misurare con i risultati che abbiamo ottenuto in passato, evidenziando punti di forza e margini di miglioramento per il futuro.

 

Esempio: Compito dell’Orientatore non è revisionarci il curriculum, ma ripercorrere con noi le tappe della nostra formazione accademica ed esperienza professionale. Questo approccio ci aiuterà a vederci in modo oggettivo ed a offrirci spunti di riflessione su quanto raggiunto in passato, su aspetti che dovremmo mettere in evidenza e su come potenziare il nostro profilo.

  1. Definire gli obiettivi professionali da raggiungere nel rispetto delle nostre aspirazioni: l’Orientatore può aiutarci in una riflessione sulle nostre aspirazioni ed aiutarci a comprendere quali possono essere degli obiettivi raggiungibili e come poterli ottenere.
 

Esempio: l’Orientatore ha a disposizione uno strumento operativo che può dare delle risposte oggettive, può realizzare il cosiddetto Bilancio di Competenze analizzando sia le cosiddette Hard Skill (conoscenze e competenze tecniche) che Soft skill (attitudini trasversali, relazionali) andando a creare una mediazione tra queste competenze in nostro possesso e le aspirazioni.

  1. Calibrare gli obiettivi in ottica di risultato finale e spendibilità professionale: l’Orientatore può permetterci di riflettere sulla reale raggiungibilità dei nostri obiettivi, su quale possa essere il risultato finale e quanto possa essere spendile successivamente nel mercato del lavoro.

 

Esempio: Un buon Orientatore non ci dirà mai che se proveniamo da una laurea tecnica o umanistica e siamo totalmente privi di nozioni di bilancio, contabilità, finanza, frequentando un Master in Amministrazione e Finanza potremo il giorno dopo andare a svolgere il Controllo di Gestione in un’azienda, ma potrà metterci in evidenza le difficoltà che potremo riscontrare nel seguire con profitto il Master, i tempi che ci occorreranno per divenire padroni della materia. Ci chiederà se non è opportuno percorrere altre strade, infine metterà in evidenza eventuali punti a sfavore sulla credibilità del nostro nuovo profilo amministrativo rispetto ad una successiva spendibilità professionale.

  1. Individuare i tempi e i modi: l’Orientatore può individuare rapidamente il prodotto, quindi la formula Master più in linea con la nostra disponibilità di tempo e suggerire una formula short, blended, advanced, executive; aspetti per la cui individuazione o comprensione possono essere richiesti tempo e dispendio di energie.

 

Esempio: Se siamo un Project Manager e cerchiamo un Master di specializzazione, l’Orientatore ci permetterà di individuare quel percorso in Project Management specifico, che magari ha una durata intermedia in linea con la nostra disponibilità di tempo, che possibilmente si svolge in aula, che ci permette di acquisire una certificazione PMP® (Project Management Professional) e ci spiega anche cos’è. Questo ci eviterà di perderci tra varie proposte disponibili per poi scoprire anche che non ci permettono di acquisire quella certificazione specifica che può fare la differenza nel nostro percorso professionale.

  1. Approfondire la conoscenza del prodotto: l’Orientatore può spiegare in modo specifico quali contenuti approfondisce il programma di un Master ma anche dare suggerimenti su possibili agevolazioni che pensavamo non alla nostra portata.

 

Esempio: Se siamo un giovane laureato e cerchiamo un Master in Risorse Umane perché abbiamo una laurea umanistica e sentiamo di essere predisposti per quell’attività, ma soprattutto perché ce ne hanno parlato e non sappiamo realmente di cosa si tratta, l’Orientatore ci permetterà di comprendere quali argomenti del programma verranno approfonditi e di cosa si occupa nel suo lavoro un HR Specialist. L’Orientatore potrà presentarci un panorama di possibili agevolazioni economiche disponibili per un profilo Junior come  la possibilità di accedere ad una borsa di studio e le modalità per avanzare richiesta.

 

Il rapporto di fiducia in un Colloquio di Orientamento alla scelta di un Master

La premessa alla base di un buon Colloquio di Orientamento è la creazione di un rapporto di fiducia tra noi e l’Orientatore con il quale andare a condividere le nostre paure e speranze mitigando il senso di responsabilità che deriva da una scelta così importante.

In questo rapporto di fiducia:

– l’Orientatore rispetterà i nostri interessi, sarà obiettivo e sincero e rispetterà la nostra privacy.

– Noi ci impegneremo ad ascoltare, a metterci in discussione e ad accettare il confronto, impegnandoci per comprendere realmente quali sono i nostri bisogni.

Quali Enti offrono Colloqui di Orientamento alla scelta di un Master?

La figura dell’Orientatore è un Componente del Team che contraddistingue solo i migliori Enti di Formazione.

Nel processo di scelta del nostro Orientatore dobbiamo prestare attenzione a:

– Enti che offrano l’orientamento in forma gratuita e non impegnativa

-Diffidare di chi prometta di raggiungere risultati senza il nostro impegno e di chi durante il Colloquio di Orientamento parli esclusivamente del prodotto

– Fidarci di chi presta attenzione al nostro profilo ed alle nostre aspettative.

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